castrare e sterilizzare il cane

Funny welsh corgi pembroke dog with grim facial expression in foil hat lies on blue background, front view, copy space. Conspiracy theories drive people and pets crazy

Tutti abbiamo considerato almeno una volta di castrare e sterilizzare il cane (operazioni chirurgiche attraverso le quali vengono rimossi i testicoli nei maschi e ovaie e, talvolta anche l’utero, nelle femmine) che dilaga sempre più nelle pratiche di routine dei veterinari. Quante volte si è sentito dire di castrare e sterilizzare il cane per calmarlo? Mentre per le femmine spesso si è indotti a sterilizzare le femmine per prevenire il tumore a mammelle o all’utero.

Io stesso anni fa consigliavo caldamente queste pratiche spinto da un pensiero di fondo molto ingenuo: “se non sono destinati ad accoppiarsi meglio togliere la fonte del desiderio”, specialmente nei maschi vedevo molto utile la castrazione per far sì che non soffrissero nel sentire una spinta sessuale che non avrebbero mai soddisfatto… non c’è nulla di più sbagliato.

Noi esseri umani, intellettuali di natura ed intelligenti per definizione, talvolta non ci rendiamo conto di fare ragionamenti errati e che puntano esclusivamente a favorire i nostri interessi o il nostro punto di vista.

gli ormoni aiutano nella crescita psicofisica.

Un dato di fatto a cui non pensiamo troppo quando consideriamo di castrare e sterilizzare il cane è che gli ormoni aiutano nella crescita psicofisica, cioè non influiscono solo nello sviluppo del corpo ma aiutano anche a maturare, permettendogli così di diventare un cane tranquillo.

An older chocolate labrador retriever lying in a brick room lit by sunlight through the windows.

Facciamo un esempio in umana, è risaputo che gli ormoni in età adolescenziale favoriscono la crescita: i maschietti si irrobustiscono, si “impelosiscono” e cambiano addirittura voce; le femminucce sviluppano un corpo più sinuoso, seno e fianchi prosperosi. E a livello emotivo? Quanti di noi possono affermare di aver superato, o quantomeno affrontato, momenti di forte imbarazzo, timidezza, paura ecc, solo perché spinti dall’ormone?

Immaginiamo un ragazzo timido che supera i propri limiti con il solo scopo di provarci con la ragazza dei suoi sogni. Oppure le ragazze iniziano a curare di più il proprio aspetto per essere più apprezzate, lavorando indirettamente sull’autostima. In questo modo abbiamo sicuramente tratto degli insegnamenti da questi momenti. Io stesso, per esempio, ricordo perfettamente quando all’età di 13 anni affrontai il mio più acerrimo nemico, motivo anche di grande timore per me, solo per far colpo su una ragazza. Dal quel momento da ragazzino timido ed insicuro imparai che potevo anche tener testa a chi mi faceva paura.

E’ un esempio sciocco se vogliamo ma serve a rendere l’idea di quante nostre azioni, specialmente nel momento della crescita ma non solo, siano il frutto di un effetto ormonale. Pare che la maggior parte delle nostre azioni quotidiane abbia una spinta ormonale… eppure siamo essere consapevoli, figurarsi i cani che sono più istintivi di noi.

castrare e Sterilizzare il cane può essere un errore

Belgian Shepherd Tervuren puppy, six months old, laying down on shiny white floor, playing with colored toys, white studio background

Torniamo ora ai nostri amici cani, sterilizzare il cane può essere un errore. Tanti di voi sapranno che ad un anno un cane, specialmente dalla media taglia in su, si definisce ancora cucciolone, che tanti cani si possono dire cresciuti definitivamente a livello muscolare ma soprattutto mentale a due anni/due anni e mezzo e addirittura tre a seconda delle varie taglie e razze. Allora è possibile che i maschi che vengono castrati ad un anno o prima e femmine che vengono sterilizzate prima o dopo il primo calore non subiscano alcun danno comportamentale?

perchè castrare il cane?

Analizziamo prima le motivazioni che ci portano a compiere questa scelta, sebbene molto spesso sotto consigli di professionisti: perchè castrare il cane? Castriamo il cane così si da una bella calmata. Castrare il cane per calmarlo. E questo viene consigliato sia per cane che morde, per il cane che abbaia, per il cane che tira al guinzaglio o per il cane che fa i bisogni per casa e chissà per quanti altri motivi.

eight month old puppy with a cone on his neck protecting him from licking the area where he was neutered

A questo punto una riflessione mi sorge spontanea, ma se la castrazione servisse a condizionare o annullare il cattivo comportamento allora perché noi umani ci limitiamo a mettere in galera in nostri delinquenti? Castrandoli diventerebbero tutti angioletti, no? E’ evidente che non sarebbe così semplice e lo stesso vale per i nostri amici a quattro zampe, se sorge un problema comportamentale o di gestione, bisogna affidarsi a esperti del comportamento canino o di educazione canina per ottenere dei risultati perché altrimenti l’accoppiata “bene e veloce” non darà mai effetti positivi.

Un esempio che trovo sempre più frequentemente tra i proprietari che chiedono aiuto è quello classico del cane che abbaia agli altri cani. Sotto consiglio l’animale viene castrato e conseguentemente il problema è peggiorato! Abbaia di più e in alcuni casi arriva addirittura a mordere. Cos’è successo? Molto probabilmente il cane abbaiava per delle insicurezze nei confronti dei conspecifici per mille e più motivazioni e una volta castrato si è tolto quel minimo di spinta, di autostima, di coraggio che l’ormone poteva dare a quel cane, con il risultato finale di aver reso questo animale insicuro e diffidente ad altissimi livelli. Questo è solo un esempio estremo ma frequente per spiegare quali danni si possano arrecare con queste operazioni.

perchè sterilizzare il cane?

Arrivando al mondo canino femminile: perchè sterilizzare il cane? La motivazione preponderante che prende sempre più piede da almeno quindici anni a questa parte è quella di sterilizzare le femmine prima del primo calore, o giù di lì, per azzerare o ridurre il rischio di tumore alle mammelle e all’utero… Oltre ai molti studi statistici (vedi gli studi di Serpell) che si possono trovare su internet eseguiti da prestigiose università di veterinaria sia italiane ma anche inglesi, tedesche o americane, pochi anni fa ho avuto il piacere e l’onore di parlare con Turid Rugaas, grande cinofila e scienziata a livelli mondiali, la quale ha affermato che nel suo paese di provenienza, dove la pratica della sterilizzazione non è così comune come in Italia, addirittua è una pratica vietata per legge, non vi è una maggiore incidenza di tumori a mammelle e utero rispetto al nostro paese.

Anche le femmine di umano rischiano il tumore al seno ma non per questo se lo tolgono, semmai effettuano esami di controllo periodici da una certa età in poi.

Ma ad ogni modo torno a fare un ragionamento elementare: opero la mia cagnolina, le azzero il rischio di tumore alle mammelle e poi le viene un tumore al pancreas… oppure la investe una macchina! D’accordo, sono un po’ estremista ma il sunto è che non si può tenere il proprio cane sotto una campana di vetro facendo operazioni precoci che non garantiscono alcun che a livello comportamentale, allora dovremmo togliere loro anche fegato, cervello, cuore, polmoni… facciamo così, ammazziamoli noi ed è bella e fatta!

conseguenze comportamentali

Le conseguenze comportamentali? Ci sono cagnoline che vengono sterilizzate a sei mesi, chi a otto, chi a un anno, e tutta la parte dello sviluppo psicofisico? A sei mesi un cane non è nemmeno lontanamente sviluppato in maniera definitiva fisicamente, figurarsi mentalmente!! Il risultato è solo quello di ottenere dei cani alti, con un corpo pseudo adulto ma comunque sottosviluppato e con la mente e le emozioni di un cucciolo. Per sempre!

Excited playful pointer dog with tongue out lying on bed in bedroom among scraps of toilet paper

Consideriamo in oltre che attorno ai sei mesi, mese più mese meno a seconda delle taglie e delle razze dei cani, vi è un secondo rialzo ormonale che li fa entrare in una vera e propria fase adolescenziale, fondamentale per arrivare alla maturazione sociale che avviene ad un anno di età. Tale rialzo ormonale, sia nei maschi che nelle femmine, porta il soggetto a rimettere alcune cose in discussione, a rimodulare il proprio comportamento in certe circostanze e a ricercare delle conferme o delle smentite su certi approcci o situazioni con cani e persone. Sono adolescenti!

quando castrare o sterilizzare il cane?

Con questo non voglio dire che queste operazioni siano sempre sbagliate, ci sono molti casi in cui si rivelano necessarie se non vitali ma quando castrare o sterilizzare un cane? Dal mio modesto parere, non dovrebbe essere di puro comodo per facilitare la vita a noi proprietari né di delirio di onnipotenza per prevenire malattie che nessuno ci assicura che arriveranno mai, se si deve prendere questa specifica decisione deve essere solo ed esclusivamente per tutelare la salute del cane con problematiche diagnosticate, conclamate, reali!

purebred beagle dog are now receptive in mating,

Un esempio è Ettore, un beagle a cui personalmente ho consigliato la castrazione, suggerendogli anche di sentire altri pareri più esperti nel campo, solo perchè aveva grossi problemi sessuali che lo mettevano in serio pericolo avendo degli approcci completamente errati sia con femmine che con maschi e soprattutto perché vi era in corso una grave prostatite che costringeva il cane a non potersi sedere dal dolore. Una volta castrato non ha mai più considerato un cane (il che non è un bene, ciò significa che non ha mai risolto i suoi problemi di socializzazione, prima approcciava solo con scopo sessuale non capendo minimamente cosa gli altri cani volessero comunicargli, dopo continuava a manifestare la propria incapacità comunicativa ignorando i propri simili) ma questo gli permetteva di non mettersi più in pericolo approcciando in modo sbagliato i suoi simili e soprattutto poteva finalmente tornare a sedersi.

il cane monta per dominare?

Ma distinguere la monta sessuale da una monta comunicativa è essenziale per non fare danni, ma il cane monta per dominare? No, mai. Non è un comportamento presente nell’etogramma del cane, siamo stati noi a dargli quel significato.

C’è un altro fenomeno in corso che va ad inficiare sull’integrità sessuale dei nostri cani ed è quello delle associazioni di recupero cani e canili che danno in adozione cani facendo firmare agli adottanti un documento in cui si dichiara di prendere in carico quanto prima la procedura di castrazione o sterilizzazione del cane adottato. Questo viene fatto al fine di prevenire randagismo, abbandoni o altro, limitando le nascite di cani non di razza e di cui passato e genetica si sa ben poco. In parte questo ragionamento lo posso comprendere e condividere solo mi chiedo se sia davvero così necessario o almeno se non si possa aspettare la maturazione finita del soggetto. Di questo ne parlerò in futuro in un altro articolo.

Il dottor Serpell di cui vi parlavo prima ha condotto degli studi statistici in Inghilterra nel 2007, su più di mille cani e il risultato è stato che la sterilizzazione in determinate razze, come dobermann, dogo argentino, rottweiler, pstore tedesco e altre, peggiora il comportamento della femmina portandola ad essere più aggressiva. In tutte le altre razze rimanenti ha notato che nell’ 80% dei casi le cagne sterilizzate diventavano più insicure e timorose. Mentre per la castrazione dei maschi ha notato che la maggior parte dei maschi nelle diverse razze tende a diventare più insicura (e quindi spesso più aggressiva) mentre la restante parte non varia il comportamento, anche nei casi di cani che manifestano problemi comportamentali più o meno gravi.

Insomma, madre natura fino ad ora non sembra essersi mai sbagliata nel progettare il pianeta e tutti i suoi abitanti, chi siamo noi per dire che quella cosa deve o non deve stare lì? Se non deve più esserci ci dovrà essere un valido motivo anche per questo.

Vivere con il cane

Perché abbiamo un cane?

Esiste una domanda a cui è molto difficile, apparentemente, rispondere: perché abbiamo un cane?

Domanda banale ma a cui pochi  riescono a rispondere in maniera convinta: c’è chi dice “perché mi piacciono i cani”, “perché sono meglio delle persone”, “fa la guardia”, “mi fa compagnia”, “andiamo a caccia insieme” ma questi sono solo “utilizzi” che andiamo a fare dei nostri cani ma perché abbiamo bisogno di un cane per adempiere a compiti per cui vi sarebbero, in molti casi, ottime alternative e forse più efficaci (vedi il cane che fa la guardia in giardino)?

La risposta è una sola! Da che l’uomo ha dato origine alla civiltà, da quella primitiva a quella odierna, l’ha sempre fatto con e grazie al cane. Non esiste civiltà o cultura che non si sia servita del cane, per quante differenze ci possano essere da paese a paese il cane è una di quelle presenze che accomuna tutto il mondo. Luca Spennacchio in un suo libro racconta di quando ha rivolto questa domanda ad un “senzatetto” per strada, la risposta al “perché hai un cane?” – Perché non dovrei averlo? E’ normale avere un cane…

stare con il cane è naturale

Stare con il cane è naturale. Studi di psicologia umana dimostrano come 10 bambini su 10 abbiano una predisposizione naturale ad essere attratti dal cane.

Jack Russell Terrier jumping to catch ball

Le paure o le ostilità che sorgono nei confronti di questi animali anche in tenera età sono di origine traumatica o acquisite da insegnamenti, anche involontari. Sempre secondo studi si è portati in modo istintivo a volersi prendere cura dei cani, ad entrare in empatia con loro, a fidarsi e collaborare con loro… Quando si inizia ad avere atteggiamenti coercitivi lo si fa per nozioni culturali apprese, non per istinto. Quindi date retta al vostro istinto prima di tutto! Se vi consigliano di fare qualcosa con il vostro cane che vi sembra sbagliato e incomprensibile non fatelo!!! Solo voi conoscete il vostro cane e sapete cosa è meglio per lui, se dovete modificare qualche vostro atteggiamento nei suoi confronti la motivazione vi deve essere chiara, non basta che vi dicano “perché con i cani si fa così” o “perché deve capire chi comanda”…

dominanza, gerarchia e capo branco

Aggressive dog is barking. Young man with angry black dog on the leash.

Dominanza, gerarchia e capobranco sono termini altamente fraintendibili che implicano tutta una serie di regole e comportamenti che potrebbero renderci ciechi rispetto a ciò che realmente il cane dice. Parliamoci chiaro, alla fine si prende un cane anche solo per il semplice fatto che si voglia stare meglio, un arricchimento della propria vita, qualcuno a cui volere bene da cui farsi volere bene e, perchè no? Qualcuno da viziare.

Io personalmente non vivo il rapporto con il mio cane sulla base di dominanza, gerarchia e capo branco. Sono termini inflazionati che in etologia avranno anche un loro significato specifico ma diversi dai concetti che ci sono stati inculcati in tanti anni di cinofilia errata.

Al posto di gerarchia preferisco parlare di famiglia, anziché capo branco trovo più idonee le parole “guida” oppure “mamma o papà” e al posto di dominanza, preferisco non usare alcun termine. Questi concetti rischiano di essere interpretati erroneamente dal proprietario che si ritroverà a vivere un rapporto con ansia, paura, disagio e in alcuni casi terrore!

Cani e Lupi

Cani e lupi, spesso si confrontano per trarne insegnamenti. Lo stesso David Mech, etologo e scienziato che studiò per primo i lupi negli anni 70, pioniere e padre fondatore di questi concetti, nel 2007 ha rivisto i propri studi, osservando che in realtà i lupi in natura non si comportano come la maggior parte della gente pensa! Sono gruppi familiari con tutti gli atteggiamenti e dinamiche tipiche di una, cito testuale, “famiglia umana”.

Ne parlo meglio qui: https://www.youtube.com/watch?v=uYalCm-1oVQ&t=1s

la mia faccia seria mentre parlo della dominanza nel cane

Che poi lupi e cani si sono evoluti in maniera differente, quindi differente è anche il loro modo di rapportarsi, specialmente con gli umani. I lupi non sono costretti a vivere e comunicare con esseri di specie diverse dalla loro, il cane sì. E lo fa da secoli! Questo avrà pur influito sul loro comportamento o no?

Questo non vuol dire che al cane non si debbano dare regole permettendogli di fare tutto ciò che gli va, semplicemente bisogna educare il cane con lo stesso animo con cui educheremmo i nostri figli. Non credo che i genitori crescano i loro bambini con l’ansia di avere sempre polso saldo per far sì che il figlio non diventi dominante… almeno non fino all’adolescenza!

come genitore e figlio

Il mio credo è di vivere e godersi il cane con tutta la serenità di un rapporto sano come genitore e figlio. Avere il focus su come non rendere il cane dominante rischia di portarci ad essere ciechi, a dimenticarci che il cane prova emozioni… così quando il cane tenta di comunicarci uno stato d’animo veniamo forviati dall’ansia che stia diventando dominante!

Hungry dog with sad eyes is waiting for feeding in home kitchen. Adorable yellow labrador retriever is holding dog bowl in his mouth.

I cani parlano, comunicano e vivono per noi, costretti ad una vita scelta da noi con tempi e dinamiche dipesi da noi, non ci viene il dubbio che il cane sia molto di più di un essere che vuole promuoversi a capo branco? Vi posso assicurare che al cane non frega nulla di comandare, piuttosto cerca in noi quella guida saggia e responsabile che lo aiuti e lo guidi nella vita di tutti i giorni. Certo è che se siamo sordi alle sue richieste, se non riusciamo ad interpretare i suoi comportamenti perché la risposta a tutto è “è dominante” , il cane ad un certo punto farà di testa sua e cercherà di risolvere le varie situazioni come crede sia più opportuno. Per questo poi nascono i problemi comportamentali nel cane.

il mio rapporto con Bakù

Vi porto ad esempio il mio rapporto con Bakù. Io non ho mai dovuto nè sgridare nè tanto meno picchiare o strattonare la mia Bakù, eppure non ho alcun problema: risponde al richiamo (sempre), posso portarla senza guinzaglio, si sa adattare a tutti i contesti a cui la sottopongo ma non di certo perché l’ho costretta o perché mi sono imposto come suo Dio assoluto, semplicemente abbiamo un rapporto di ascolto e fiducia reciproca, mi preoccupo di darle un tenore di vita adatto a lei per la sua età e per la sua razza e tutta l’obbedienza che ottengo da lei è il diretto risultato di un cane felice ed in armonia con il suo papà.

Sarà un caso perché lei è molto brava già di suo? Certo che no, l’ho presa al canile che azzannava tutti i cani che vedeva (aggressività intraspecifica) eppure, oggi, non mi dà più alcun problema. Non ho lavorato sul farle piacere i cani, non l’ho dovuta strattonare ogni volta che ne vedeva uno e non ho dovuto rimpinzarla di bocconcini per farle associare gli altri cani a qualcosa di bello. Per quanto bravo, un educatore cinofilo non è Dio, le emozioni non si possono cambiare! Si può cambiare, però, la risposta del cane a quel problema. Oggi lei sa che per strada, quando vede un cane, può fidarsi di me: io la capisco e la tutelo. Lei non fa altro che passare dal lato più lontano rispetto al problema e procediamo senza intoppi.

Bakù, un cane speciale?

Bakù, un cane speciale? Il comportamento ed il rapporto che ho con Bakù l’ho sempre ottenuto anche con tutti gli altri miei cani, ognuno con esigenze da soddisfare diverse tra loro, ma proprio perché li ho ascoltati ho ottenuto dei cani con cui vivere la vita. E così arrivano a fare tutti, e dico tutti, i miei clienti che provano a mettere in atto i miei consigli. Cani che mordono diventano pacifici, cani timorosi prendono più sicurezza, cani ansiosi si calmano… tutto è possibile se capiamo che il cane non va’ controllato, va’ capito! Tutto ciò che potremmo desiderare di ottenere da loro sarà solo una conseguenza, non un motivo di vita.